Tra gallerie, trincee e sommacco, alla scoperta del Monte Brestovec
I caminetti delle case di campagna sono accesi già di primo mattino, l’odore della legna che arde emana il tipico profumo che dà il benvenuto alla stagione fredda. Mentre un sole timido ci saluta, siamo pronti per una nuova avventura sul Carso Isontino. Appena entriamo nella zona boschiva della Salita Fornace una tempesta di colori ammalia lo sguardo. Si passa dal verde al rosso del sommacco, perdendosi in un dedalo di sfumature cangianti tra il giallo e l’arancione.
Questa volta il percorso si snoda lungo la Romea Strata, che dal Cippo Corridoni ci conduce a San Martino del Carso. Costeggiamo la chiesa per poi seguire la strada asfaltata in direzione Cotici. Il primo tratto percorso fino a San Martino del Carso è tutto su strada sterrata.
Stiamo seguendo il percorso recentemente inaugurato che da San Michele porta alla galleria Cannoniera del Monte Brestovec, postazione realizzata nel 1917. Vi troviamo una serie di gallerie realizzate dall’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Due installazioni poste ai due ingressi della galleria riproducono, da una parte, il fante italiano e, dall’altra, il fante austro-ungarico e ripropongono il testo di due graffiti risalenti al 1917: “Voliamo la pace” e “La pace”. All’interno della galleria troviamo le testimonianze dei soldati che vi sono passati e le memorie di personaggi di rilievo come D’Annunzio e Kipling. I rispettivi lati della galleria narrano i racconti delle due fazioni opposte. È di forte impatto emotivo.
Usciti dalla galleria giriamo a destra e raggiungiamo la cima del Monte Brestovec dal quale possiamo godere di una vista stupenda. Rientriamo seguendo il sentiero CAI 74 verso Cotici. Ci dirigiamo poi verso casa, puntando a Poggio Terza Armata.
Mi chiamo Roberta e sono una piccola, ma solo di statura, triestina, appassionata di mountain bike ed escursionismo. Amo la natura in ogni sua forma. Sono laureata in lingue e letterature straniere e mi dedico alla fotografia dal 2008. Non vedo l’ora di portarvi in giro attraverso le mie storie.