Viaggio nei quadri di Van Gogh

Devo ammetterlo: non sono una patita di tecnologia, ma quando la stessa migliora la vita – o almeno aiuta a semplificare le cose - non si può non elogiarla.
In questo caso la tecnologia mi ha permesso di esplorare meglio il mondo di Van Gogh.
Diverso tempo fa l'avevo citato in uno dei miei articoli.
Il mio amore per la sua pittura dunque non è poi così velato: Van Gogh d'altronde si lascia amare per la sua tecnica, per i suoi colori, per la sua voglia di libertà ed anticonformismo, per il desiderio di rappresentare la realtà con i suoi pregi ed i suoi difetti, e soprattutto per il suo amore verso la sua passione (la pittura) a prescindere dal guadagno percepito.
Questa settimana ho avuto il piacere di partecipare ad una mostra multimediale a lui dedicata.

L'EmotionHall – lo spazio che a Villesse ospita il primo museo immersivo permanente d'Italia – è riuscito a fondere insieme la tecnologia con il genio della pittura, creando un connubio unico nel suo genere.
Un tripudio di luce, colori e tecniche pittoriche accompagna il visitatore durante tutta la sua permanenza all'interno della mostra e, nella sala principale (denominata sala immersiva), gli ospiti vengono accolti da una voce narrante che racconta – in prima persona - il pensiero e la vita dell'artista.
L'esperienza – che offre la visione di 75 opere - è degna di nota; quadri visti solo sui libri prendono vita all'interno di un enorme spazio e noi spettatori assieme a loro: viaggiare all'interno di un quadro è una esperienza non solo contemporanea, ma onirica.
D'altronde Vincent stesso lo diceva: “prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni”.

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Anna Cum

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Diversi amici, conoscendo la mia passione, mi hanno più volte consigliato di lavorare nel turismo.
Ebbene, dopo tanti anni ancora non lavoro nel settore, ma la curiosità di scoprire nuovi scorci, nuove attività e nuovi talenti della nostra Regione permane e sono pronta a condividere i miei racconti.