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9 gennaio 2021
Barbara Giacomuzzi Madsen

Rauscedo e le sue barbatelle

Che cos’è una barbatella? È la piantina di vite, creata da due tralci distinti che vengono uniti. Il nome deriva dalle radici che al loro spuntare vengono chiamate “barba” da qui il nome “barbatella”.  Le barbatelle nascono verso la fine del 1800 in quanto “la filossera”, un insetto che attaccava le radici, aveva distrutto i vigneti europei. Si scoprì che alcune viti americane erano resistenti a questo parassita e così nacque la “barbatella” con piede americano, ma apparato vegetativo e riproduttivo europeo.
Questa storia mi ha sempre incuriosito e finalmente a ottobre ho visitato i “Vivai cooperativi di Rauscedo”. A Rauscedo viene prodotto il 60% delle barbatelle nazionali. Il tutto avviene nel centro di ricerca, “Casa 40”, immerso tra le vigne di Rauscedo. “La Casa 40” è il nuovissimo centro di ricerca di VCR, che doveva essere inaugurato nella primavera 2020, a causa del Covid è stato rimandato.  La guida, super disponibile, mi ha spiegato e fatto vedere, ove possibile, i vari passaggi necessari alla creazione delle barbatelle. La visita è iniziata dal vivaio, dove si trovano le molteplici piantine suddivise per cloni, un arcobaleno di colori autunnali, un vero spettacolo per gli occhi. Dopo di che ho visitato i laboratori tecnologici ultra moderni sia nell’architettura dei locali che nei macchinari di ultima generazione.
La cantina è la vera perla, non ne ho mai visto una così fornita: 600 vini in una stanza.  Qui vengono custoditi i vini prodotti dalle barbatelle, che vengono coltivate in loco. La sala degustazioni è altrettanto impressionante. Ho assaggiato un vino bianco, Sauvignon, dal profumo aromatico, e un Pinot Nero molto delicato. Tutti e due dei cloni resistenti alle malattie, dei vini spettacolari, una piacevole sorpresa per il palato.
Se siete appassionati di vino e di agricoltura, è possibile visitare il vivaio su prenotazione, preferibilmente in primavera o in estate.
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Barbara Giacomuzzi Madsen

Sono una persona aperta, amante delle lingue straniere in quanto mi piace viaggiare, della natura, dei libri e della fotografia.
Dopo molti anni trascorsi all’estero sono rientrata in Friuli, dove vivo con la mia numerosa famiglia. Mi occupo di agricoltura e di accoglienza, nel tempo libero mi piace esplorare e far conoscere ai miei figli i posti meravigliosi della nostra regione.

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