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25 maggio 2020

La quotidianità mancata

25 maggio 2020
Michele Angelicchio

La quotidianità mancata

24 febbraio 2020, ci troviamo a Tromsø (Norvegia) e a breve è previsto il rientro a Trieste. Giungono notizie allarmanti dall’Italia riguardo il virus COVID-19. Atterriamo all’aeroporto di Venezia, la Croce Rossa ci ferma per un controllo della temperatura corporea. Da lunedì 27 febbraio anche le scuole restano chiuse. Non è ben chiaro, ma da qui in avanti le nostre abitudini stanno per cambiare. Settimane di isolamento ci costringono a restare chiusi in casa, a non incontrare i nostri affetti e raggiungere i nostri luoghi di normale frequentazione. Si esce uno alla volta e solo per fare la spesa. Per le vie della città non si sente il rumore del traffico, l’odore dello smog e la frenesia urbana che di solito domina le strade. Mi manca la libertà, la quotidianità e la normalità, tutto sembra surreale. È primavera, il cielo è azzurro e le prime rondini sorvolano danzanti, mentre lo stridio dei gabbiani penetra orchestrante dalle finestre.  Dal Ministero ci viene concesso un movimento di 500 metri di raggio dalla propria abitazione, è il primo segnale di libertà.
Finalmente posso raggiungere la pineta di Barcola, il lungomare non è affollato, tutto è strano, ma l’emozione di passeggiare in questo corridoio di libertà non ha prezzo. Mai come ora osservo i particolari, il colore del mare e dell’orizzonte, le piante verdeggianti e la pavimentazione di sampietrini.
Il Castello di Miramare, i pesci nella limpida acqua, un ciclista e una coppia di anziani abbracciati. Il sole tramonta nell’acqua. Nulla è cambiato, tutto è rimasto immutato, è il nostro punto di vista che ha subito una trasformazione e da ora in avanti riusciremo ad apprezzare ogni aspetto del nostro Friuli Venezia Giulia, tutto mi è mancato, la mia quotidianità nella mia amata regione.
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Michele Angelicchio

Originario pugliese ma di adozione Friuli Venezia Giulia. La mia passione è dipingere, amo viaggiare, visitare musei ed eventi culturali, amante della natura e degli animali. Vivendo in FVG ho raggiunto la mia condizione di vita ideale, e per questo motivo vorrei che tutti potessero apprezzare questa meravigliosa regione.

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