[secolo XX (1904)]
La villa sorge sulla collina di Coja, circondata da un grande parco con i resti di un giardino all’italiana, statue in pietra e cemento e una fontana. L’insieme ha due accessi, posti a quote differenti.
La villa fu realizzata per volontà del giovane Luigi Moretti su progetto dell’architetto Vandoni di Torino nel 1897, e rimase alla famiglia Moretti fino al 1940. Il giovane Luigi (primogenito del capostipite che aveva fondato a Udine nel 1859 la prima fabbrica di birra e ghiaccio) visse qui dal 1904. L’edificio venne modificato negli anni 1919-22 su progetto degli architetti Ruggero e Arduino Berlam di Trieste, che la dotarono di copertura lignea a falde e di numerosi elementi decorativi. Ha pianta con schema tripartito: salone centrale con scala nobile posta sul lato nord e sale laterali, che si ripete sui tre livelli. I pavimenti interni sono in legno e marmo, le scale in pietra artificiale, come le cornici delle finestre ad arco e bifore arcuate.
Dalla terrazza belvedere del terzo piano si eleva il corpo della torre. Su ogni facciata le aperture sono ordinate con regole simmetriche, il coronamento aggettante è merlato, con sottostanti archetti, e si completa con decorazioni geometriche che, assieme ai motivi floreali, arricchiscono le facciate.
Il fronte rivolto a sud si apre attraverso un doppio ordine di logge con pilastri eclettici, arcuati al piano terra, con architravi lignee al piano superiore. L’edificio venne acquistato dal Comune nel 1986.
(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
La villa Moretti in una fotografia d'epoca del 1915
Archivio Pittino Tarcento
La villa Moretti in una fotografia d’epoca del 1935
Archivio Pittino Tarcento