Una ciaspolata in località Faas (Cleulis di Paluzza)
Riempio il thermos di caffè bollente, mi butto lo zaino sulle spalle ed esco di casa.
Come al solito non ho ancora deciso dove andrò a fare una ciaspolata… la verità è che sono fortunata: abito in Friuli e ovunque vada so che sarà meraviglioso.
Alla fine arrivo a Cleulis di Paluzza e appena dopo le prime case svolto a sinistra, oltrepasso un ponte e parcheggio in un ampio spiazzo sulla destra.
Direzione: località Faas (1300 mt).
La stradina asfaltata che mi porterà fin lassù striscia sinuosa come un serpente e come tale è anche imprevedibile: sotto un sottile strato di neve infatti c’è una buona dose di ghiaccio.
Indosso i ramponcini e m’inoltro tra le braccia di un bosco di faggi che fieri e orgogliosi mi faranno compagnia lungo il cammino.
Dopo un’oretta mi fermo davanti ad un bivio: so che entrambe le strade portano ai pianori di Faas quindi inforco le ciaspole e comincio dal sentiero di sinistra.
Ho diversi compagni d’avventura su queste distese di neve vergine e immacolata: caprioli, pettirossi, scoiattoli e quando abbasso lo sguardo le loro interminabili impronte ricamano la neve brillante.
Un passo dopo l’altro, un’emozione dopo l’altra procedo dentro ad un gruppo di betulle per finire poi sotto ad un elegante sorbo degli uccellatori.
“È l’ora del caffè” dico a voce alta rivolgendomi al Gamspitz che (con la sua parete di roccia di oltre 900 metri di altezza) mi sovrasta imponente; lui mi risponde con il suo magico silenzio, io mi gusto la piccola pausa e scatto qualche fotografia.
Avrei voluto portarvi anche dall’altra parte di questo speciale angolo di mondo, là dove i tetti di Cleulis se ne stanno accovacciati proprio sotto ai piedi ma ahimè, il cellulare, scarico, si è già spento.
Non riesco a trattenere un sospiro di entusiasmo: ora non ho più scuse e posso continuare a camminare in completa connessione con la natura che mi circonda e lasciare a voi qualche sorpresa per quando verrete da queste parti.
Alla prossima avventura!
Ciao, io sono Marzia.
Carnica, selvaggia e con un sorriso sempre in tasca, mi sento davvero a casa solo quando cammino in mezzo alla natura.
Finché c’è posto nello zaino ti porto con me alla scoperta di luoghi meravigliosi incastonati nel mio adorato Friuli.
Che ne dici…partiamo?