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25 giugno 2020

Si ricomincia! Da Venzone a Malga Ungarina e Malga Confin

25 giugno 2020
Irina Ranalli

Si ricomincia! Da Venzone a Malga Ungarina e Malga Confin

La montagna è bella perchè è paziente, ci insegna a rispettare l'attesa e la bellezza dei momenti semplici. Nelle lunghe settimane di nostra “assenza”, la natura si è lentamente riappropriata dei suoi spazi: è nostro dovere, ancora più di prima, saperli rispettare ora che ci apprestiamo timidamente a muovere i primi passi verso nuove avventure.
 
Per la nostra prima escursione della stagione abbiamo scelto il territorio del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, seguendo il sentiero CAI 705a che da Venzone porta alle malghe Ungarina e Confin.
Per raggiungere l'attacco del sentiero occorre seguire le indicazioni per via Pragjel in paese: imboccata questa via, bisogna seguire per alcuni chilometri (circa 10min) la strada asfaltata che lentamente si inerpica lungo la valle fino ad un piccolo parcheggio poco prima di una galleria (si trovano varie piazzole per la sosta dell'auto anche lungo la strada).
Il sentiero 705a inizia proprio a ridosso della strada, ben segnalato lungo tutto il percorso che inizia senza mezze misure: nella prima parte del sentiero si macinano parecchi metri di dislivello e va quindi preso con calma dai meno allenati.
All'interno del bosco si incrocia il sentiero 705 che sale da Venzone e che, con chiare indicazioni, ci porterà alle Malghe.
Ora il sentiero spiana leggermente, consentendoci di riprendere fiato e continuando ad attraversare macchie di bosco che si alterano a scorci panoramici sulla valle disegnata dal Tagliamento, fino ad arrivare ai pascoli aperti della Malga Ungarina.
Ci si può quindi fermare alla Malga o proseguire, immediatamente alle sue spalle, per il sentiero che porta, in circa mezz'ora, a Malga Confin (la salita in totale dura circa 2 ore, 900m di dislivello positivo circa). Lo spettacolo di questi pascoli è la perfetta traduzione di quel senso di libertà che abbiamo covato pazientemente nelle settimane a casa.
Per il rientro ad anello, si imbocca la strada battuta visibile tra le due malghe, che scende a grandi tornanti fino al breve tratto finale in galleria che ci separa dal rientro in auto.
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Irina Ranalli

Curiosa, solare e iperattiva. Non sono una professionista delle parole o delle immagini, ma metto passione in tutto quello che faccio. Parlo tanto, mi piace raccontare soprattutto di esperienze all'aria aperta e di tutto quello che le circonda, ma non rinuncio mai ad un buon bicchiere di vino.

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