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13 maggio 2022

Tracce di Grande Guerra: monumenti tra Sagrado e Doberdò

13 maggio 2022
Leonardo Portelli

Tracce di Grande Guerra: monumenti tra Sagrado e Doberdò

Lungo la strada che collega Sagrado a Doberdò del Lago, dopo circa 1 km, noterai un’indicazione sulla sinistra per il Cippo Corridoni.
Siamo nell’Area delle Battaglie: la zona dove, nel 1915, vennero condotti i primi attacchi italiani alla linea difensiva austro ungarica (Terza Battaglia dell’Isonzo). Qui, il 23 ottobre, durante l’assalto alla Trincea delle Frasche, morì Filippo Corridoni, uno dei leader del sindacalismo rivoluzionario e amico di Benito Mussolini il quale, nel 1933, convertì la medaglia d’argento al valor militare in medaglia d’oro e volle un monumento per ricordarlo.
Progettato dallo scultore latisanese Francesco Ellero, presenta una forma molto slanciata (è alto 23 metri) ed è costruito in pietra carsica.
La struttura, partendo dal basso dove c’è un’iscrizione che celebra il caduto, si protende verso l’alto riportando il nome di Corridoni e culmina con un gruppo scultoreo dominato da due aquile romane; si vede anche la mano destra aperta del saluto romano. A tutt’altezza si riconosce il caratteristico fascio littorio.
Poco distante (al trivio tieni la sinistra) si trova il Cippo Brigata Sassari, dedicato agli uomini che, sempre nel 1915, conquistarono la Trincea delle Frasche. Il coraggio e il valore dimostrati impressionarono anche le truppe nemiche, che soprannominarono gli uomini della Sassari "Die Reute Teufel" (i Diavoli rossi), per il colore rosso delle mostrine.
Il monumento originario, costruito anch’esso nel ventennio fascista, fu danneggiato nel 1944-45 e ricostruito nel 1951.
Presenta un'ampia area di rispetto quadrangolare e un sistema di vialetti conduce al cippo a pianta esagonale schiacciata (costruito in blocchi di pietre carsiche) che poggia su due gradini, i quali sostengono il basamento in pietra d'Aurisina.
In cima c’è una lapide che ricorda il numero di caduti e feriti nel 1915-1918 e le varie onorificenze.

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Leonardo Portelli

1991, laurea in Storia dell’arte, una passione per natura e avventura.
Pratico sci, running e MTB, la mia passione.
Adoro viaggiare, scoprire nuovi posti e ciò che essi hanno da raccontare.
Da sempre sono affascinato dal nostro territorio, che racconterò dal mio punto di vista: quello di un ciclista.

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