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13 agosto 2019

La miniera di Cave del Predil

13 agosto 2019
Larisa Carniel

La miniera di Cave del Predil

Alla ricerca del refrigerio, in queste giornate afose, decidiamo di arrivare all’estremo nord est e di fare una gita a Cave del Predil. La strada che ci si presenta è bellissima: mi sembra di entrare nel mondo delle fate, è la splendida conca incastonata tra il monte Canin e il  Montasio.  Da poco ha piovuto e si possono scorgere tra alberi e rocce piccole cascate che scendono impetuose verso il torrente. Prima di arrivare in paese, per poter visitare il  Museo della tradizione mineraria, il Museo storico militare Alpi Giulie  e la  Miniera, ci fermiamo sul  lago del Predil, dove troviamo un’area per potere fare pic-nic e rilassarci un po’ sulla riva. Una leggenda, anche un po’ inquietante, racconta della nascita del lago. 
L’ingresso in paese lascia un po’ perplessi, il paese è nato con la miniera. Un paese che ora appare vuoto, pieno di casermoni disabitati, ma quando la miniera era nel pieno lavoro aveva più di 3.000 abitanti. 
La miniera abbraccia tutto. Qui si prelevava blenda (zinco) e galena (piombo). Già conosciuta al tempo dei romani ha lavorato fino l’inizio degli anni 90, quando fu chiusa. 
È visitabile con le guide, molto preparate nelle spiegazioni e attente alla sicurezza. 
Nella miniera l’aria è fresca, mai ferma, l’umidità è al 98% e la temperatura stabile tra i 6° e i 9°. Ottima per chi soffre d’asma. 
La miniera è lunga 120 km, dislocata in 19 livelli. Interessante l’ascensore funzionante ad acqua, che serviva ai minatori per raggiungere i vari livelli e per caricare i convogli carichi di metalli. 
È visitabile solo il livello 0, ma già basta per capire quali erano le condizioni di vita e di lavoro. 
Una raccomandazione. Prima di entrare indossate qualcosa di pesante, un giubbino possibilmente, anche se verrete forniti di elmetto e di impermeabile giallo all’interno fa veramente freddo!  
 
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Larisa Carniel

Sono una 44enne, mamma di due ragazzi. Sono un'amante della natura e degli animali, in particolare dei cani, tant’è che ne possiedo due con i quali mi piace andare a fare lunghe passeggiate. Ho lavorato nel settore turistico e dell’accoglienza. Adoro condividere informazioni sulla mia regione, suggerendo ai turisti percorsi pensati ad hoc per loro. Ho esplorato quasi tutta la regione, che tuttavia non smette mai di sorprendermi  e farmi scoprire posti sempre nuovi.

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