Suggestivo percorso ad anello verso Casera Friz e il rifugio Arneri: doline ed inghiottitoi carsici, faggi, abeti e fioriture sono i protagonisti nel gruppo Cavallo-Cansiglio.
Partenza dall’Infopoint di Piancavallo all’incrocio tra Via Collalto e Piazzale della Puppa. Attraversare la piazza fino a superare la chiesa parrocchiale intitolata a Maria Ausiliatrice. Dalla scultura del Cuore di pietra, punto di partenza del Sentiero Botanico inizia il CAI 992. Il tracciato sale in pendenza moderata per un breve tratto a lato della pista da discesa, attraversando il primo tratto del bosco di faggio e inoltrandosi poi più profondamente e ripidamente nella faggeta. Proseguire tra lievi saliscendi. Al bivio, proseguire lungo il CAI 994 in modesta discesa fino a Cippo Maso e a Casera Campo. Il ricovero, ristrutturato di recente, è circondato da un ampio prato in splendida posizione panoramica sulla pianura.
Percorrere per 200 metri in discesa la dorsale Cavallo-Cansiglio. Prendere a destra (freccia 994) l’ampia mulattiera per imboccare poi l’antico sentiero di collegamento tra Casera Campo e Valle Friz. Dapprima attraverso un ampio prato, poi in mezzo al bosco seguendo la segnaletica bianco-rosso. Dopo circa 400 metri in leggera salita attraversare la dorsale. Di fronte è visibile una scaletta dalla quale ripartono i segnavia. Giunti alla Casera Friz prendere a destra il sentiero CAI 984 che, da Mezzomonte sale fino al Cansiglio, attraverso un ambiente ancora intatto del gruppo Cavallo-Cansiglio. Si sale dolcemente tra doline ed inghiottitoi carsici fino all’incrocio con il CAI 993, scoprendo faggi, abeti rossi e bianchi, ginepri, splendide fioriture e incontrando ungulati alpini. Giunti all’incrocio con il segnavia CAI 993 proseguire verso la Baita Arneri, dove è possibile concedersi una pausa.
Scendere verso il Piano del Cavallo lungo il sentiero segnato in bianco-rosso che costeggia la seggiovia del Tremol 1. Rientro in Piazzale della Puppa.
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Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.
Presenza di punti di ristoro e punti di appoggio; si raccomanda di verificare gli orari di apertura delle strutture quali rifugi/baite lungo il percorso.
Il percorso attraversa il bosco, che negli anni ha invaso gli spazi che un tempo era occupati dalle attività dei carbonai. Si possono ancora oggi individuare spazi pianeggianti di circa 20 mt. di diametro, in cui giacevano le vecchie carbonaie. Qui, l’abbondante legno di faggio veniva trasformato in carbone di legna che era fonte di ricchezza per gli abitanti della Pedemontana.
Normale attrezzatura di escursionismo.
Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.