Carlo I d'Asburgo (Persenbeug 1887 - Funchal 1922) fu l'ultimo imperatore dell'Austria-Ungheria. Figlio primogenito del Duca Ottone d'Austria e della principessa di Sassonia Maria Giuseppina, intraprese la carriera militare nel 1903 come voleva la tradizione nobiliare dell'epoca. A 24 anni sposò l'ultima discendente dei duchi di Parma, Zita di Borbone, e iniziò ad interpretare al meglio il proprio ruolo sia a livello politico che militare lavorando come diplomatico presso l'imperatore Francesco Giuseppe, suo pro-zio. Il 28 giugno 1914, dopo la morte dello zio Francesco Ferdinando a Sarajevo, il giovane Carlo divenne l'erede al trono dell'impero.
Svetozar Borojevic von Bojna (Umetic 1856 - Klagenfurt 1920) fu un generale austro-ungarico durante la Grande Guerra. Nato in un piccolo paese croato al confine con la Bosnia, iniziò sin da bambino la carriera militare che lo portò all'Accademia di Graz. Fu un ottimo studente e, completati i corsi, venne inviato a presidiare il confine croato. Prese parte nel 1878 alla conquista della Bosnia-Erzegovina e nei decenni successivi la sua carriera proseguì brillantemente tanto da diventare nel 1904 generale e ricevere un titolo nobiliare ungherese (da qui la seconda parte del suo nome, von Bojna).
Erwin Rommel (Heidenheim 1891 - Berlino 1944) fu un tenente dell'esercito tedesco durante la Grande Guerra. Sin da ragazzo dimostrò delle capacità fuori dal comune sia nel campo dell'ingegneria (in particolare quella aeronautica) che in quello militare, entrando nel 1910 nel Regio esercito del Württenberg. Allo scoppio della Grande Guerra fu inviato, con il grado di tenente, sul fronte occidentale guadagnandosi nel marzo del 1915 un primo riconoscimento per aver catturato con due soli plotoni un'intera compagnia dell'esercito francese. In questa azione iniziò a dimostrare le sue eccellenti doti tattiche e venne dapprima trasferito in Romania e successivamente sul fronte italiano.
Durante la preparazione dell'offensiva nell'Alto Isonzo (la Dodicesima Battaglia) Rommel venne dislocato nella zona di Tolmino. Il 24 ottobre 1917 con un'azione fulminea riuscì a risalire le pendici dell'altopiano del Kolovrat e ad avanzare rapidamente verso il Monte Matajur, catturando migliaia di soldati italiani e contribuendo attivamente alla disfatta italiana.