loader
sr1

Francesco Baracca

Le figure più importanti dell'esercito italiano durante la Grande Guerra

Leggi di più
Francesco Baracca (Lugo 1888 - Montello 1918) fu un aviatore italiano durante la Grande Guerra. Iscrittosi alla Scuola Militare di Modena, nel 1912 venne inviato in Francia per seguire un corso di aviazione. Da subito mostrò grandi capacità e divenne uno degli uomini più abili nel pilotare un aereo all'inizio degli anni '10 intuendo immediatamente le grandissime potenzialità che questa macchina poteva dare nelle operazioni belliche.
Quando l'Italia entrò in guerra, Baracca accelerò la sua preparazione su un nuovo tipo di aerei, i Nieuport. La prima azione venne effettuata il 25 agosto 1915 e il 7 aprile 1916 ottenne la sua prima vittoria, costringendo un aereo di ricognizione austro-ungarico all'atterraggio. Da quel momento il pilota romagnolo iniziò a collezionare numerosi successi che riempirono le pagine di tutti i giornali dell'epoca.
immagine e didascalia
Francesco Baracca (Lugo 1888 - Montello 1918)
La sua popolarità accrebbe ancora di più quando nella primavera del 1917 venne formata la 91° Squadriglia, composta da quelli che furono definiti gli "Assi". Molto probabilmente, fu in questo periodo che nacque anche l'idea di scegliere come suo simbolo personale un cavallino rampante di colore nero (in seguito riutilizzato da una nota casa automobilistica italiana). Intervenne in moltissime battaglie ottenendo 34 vittorie (36 secondo l'esperto di storia dell'aviazione Roberto Gentilli): fu protagonista nei cieli del Carso e delle Prealpi Giulie mentre in seguito sorvolò la zona del Basso e Medio Piave. Proprio all'apice della sua carriera, durante la Battaglia del Solstizio, venne colpito a morte sulla collina del Montello (19 giugno 1918) e l'uomo si trasformò definitivamente in un mito.

Nel primo anniversario della sua scomparsa venne innalzato sul Montello un Sacello in suo onore. L'affascinante storia dell'aviazione italiana può essere scoperta invece all'interno del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni di Trento.
2010 - 2025 © Itinerari della Grande Guerra - Un viaggio nella storia - admin powered by IKON