La cittadina di Aquileia, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è oggi una delle principali mete del turismo culturale in Friuli Venezia Giulia grazie ai numerosi resti di epoca romana e alla sua splendida Basilica Patriarcale.
Tra una passeggiata nelle vie del centro e una visita ad un’area archeologica, è possibile scoprire anche una pagina di storia più recente legata alle tragiche vicende che si svolsero in Italia all’inizio del ‘900. Ad Aquileia infatti si tennero nell’ottobre del 1921 le celebrazioni che portarono alla scelta del feretro del Milite Ignoto, il simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra conclusasi solo 3 anni prima e in cui caddero oltre 600mila soldati italiani, molti dei quali rimasti senza una tomba.
Un particolare delle croci presenti nel Cimitero degli Eroi
Si parte dalla Basilica Patriarcale di Santa Maria Assunta che si trova nella splendida Piazza Capitolo, cuore di Aquileia. La basilica è il più grande monumento antico della città e per la sua importanza simbolica venne scelta come luogo in cui svolgere la scelta della salma del Milite Ignoto ad opera di una donna, madre di un soldato caduto e disperso in guerra. Il 28 ottobre 1921, alla presenza del Duca d’Aosta, del ministro della guerra Gasparotto, di una rappresentanza di madri e vedove di guerra e da numerose autorità civili, Maria Bergamas scelse il feretro che sarebbe poi giunto a Roma per essere tumulato all’Altare della Patria a rappresentare tutti i caduti del conflitto da poco concluso. All’esterno della Basilica, un grande riquadro sulla facciata riportava le seguenti parole “O Caduti su tutte le fronti/Aquileia/ Per Voi ricongiunta alla Madre/ Con pietà immortale stringe/ al suo grembo”.
Da Piazza Capitolo ci si sposta verso il Cimitero degli Eroi, situato a ridosso della Basilica di Santa Maria Assunta ed oggi oggetto di un profondo restauro. Al suo interno vale la pena soffermarsi ed osservare le numerose statue e tombe che in qualche modo fanno ripercorrere la storia della Grande Guerra e in particolare del fronte della Terza Armata.
Usciti dal Cimitero si continua in direzione dell’ultima tappa, la ex Stazione di Aquileia, altro luogo simbolo connesso alle vicende del Milite Ignoto. Per raggiungerla, si consiglia di percorrere un tratto della Via Sacra che parte proprio a fianco della Basilica, svoltando poi a sinistra lungo la Ciclovia Alpe Adria Radweg,
In pochi minuti si giunge quindi all’esterno della palazzina, oggi in fase di restauro. Qui il 29 ottobre il feretro, dopo la scelta del giorno precedente all’interno della Basilica, venne portato presso la stazione ferroviaria di Aquileia per essere sistemato sul carro che l’avrebbe portato a Roma, attraversando l’Italia. Da Aquileia il convoglio partì alle otto del mattino accompagnato dal suono delle campane della Basilica. La stazione sorge lungo la dismessa linea Cervignano-Aquileia-Pontile per Grado, inaugurata nel 1910 ad opera della Friauler Eisenbahn Gesellschaft su progetto degli ingegneri Giulio Dreossi e Giacomo Antonelli venne dismessa nel 1937.