Quando arriva il periodo delle feste – Pasqua in particolare – in tante case tra Gorizia, Trieste e dintorni, comincia a diffondersi un profumo inconfondibile: quello della pinza, un dolce soffice, ricco e profumato, che affonda le radici nella tradizione austro-ungarica e friulana.
La pinza goriziana, infatti, è molto più di un semplice pane dolce: è un rituale, una memoria familiare, un dolce che si prepara con lentezza e dedizione.
 
La nostra versione: una ricetta rivisitata
Per questa preparazione ho deciso di dimezzare le dosi rispetto a quelle tradizionali, ottenendo così due pinze: più che sufficienti per godersi il dolce senza esagerare. Anche il lievito è stato leggermente ridotto, per ottenere una lievitazione più lenta e digeribile. Il risultato? Una pinza soffice, profumata, con la giusta dolcezza.
 
Ingredienti per 2 pinze
	- 1 kg di farina forte (tipo Manitoba)
 
	- 300 g di zucchero
 
	- 200 g di uova intere
 
	- 65 g di tuorli
 
	- 160 g di burro
 
	- 1 cubetto di lievito fresco
 
	- 50 g di Marsala
 
	- Mezzo bicchiere di latte
 
	- 15 g di sale
 
	- Scorza di 1 limone
 
	- Scorza di 1 arancia
 
	- Semi di mezza bacca di vaniglia
 
La preparazione: tempo, pazienza e amore
Primo impasto: la base
	- Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
 
	- Aggiungere 200 g di farina e 50 g di zucchero.
 
	- Mescolare fino a ottenere un panetto e lasciar lievitare fino al raddoppio.
 
Secondo impasto: profumi e uova
	- Nella planetaria unire 50 g di zucchero, i tuorli, le uova intere, le scorze degli agrumi, la vaniglia, 35 g di burro sciolto, il Marsala e 300 g di farina.
 
	- Mescolare bene, poi incorporare il primo impasto.
 
	- Impastare con il gancio fino a ottenere un composto liscio.
 
	- Lasciar lievitare per circa 2 ore.
 
Terzo impasto: struttura e forza
	- Unire al composto lievitato la farina rimanente (500 g), il resto dello zucchero (200 g), il sale e il burro fuso.
 
	- Impastare bene e far riposare per 30-40 minuti.
 
	- Dividere in 2 panetti uguali e far lievitare ancora per 3 ore in un luogo caldo.
 
	- Spennellare con burro fuso.
 
Cottura: il tocco finale
	- Disporre le pinze su una teglia con carta forno.
 
	- Spennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti.
 
	- Incidere una Y con un coltello molto affilato e versare un po’ di latte nei tagli.
 
	- Cuocere in forno statico a 165°C per 35-40 minuti.
 
	- Se scurisce troppo, coprire con carta stagnola.
 
Un dolce che racconta storie
Preparare la goriziana è come fare un viaggio nella memoria. Richiede tempo, pazienza e cura, ma ripaga con la sua fragranza unica e il calore che porta in tavola. Perfetta a colazione, magari leggermente tostata, oppure come dolce da fine pasto, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino passito.
 
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